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Collana Vivevoci

Radici rotolate di Sandra Del Fabro


Testimonianze

Rienzo Pellegrini
(…) Ho letto con piacere le sue Radici rotolate; frammenti di un archivio della memoria e
pagine di diario (e dunque materiali che si affiancano, che diventano parte dell´archivio
della memoria: e per la memoria), a formare un romanzo unico, compatto. Compatto
come può essere il discorso svolto in poesia. E ho apprezzato in particolare la nitidezza
della scrittura che riannoda: nitidezza che resta tale anche in assenza di presupposizioni
condivise (le note peraltro provvedono ampiamente a sanare tale lacuna) e anche quando
si fa più sensibile l´apporto della metafora, de linguaggio figurato («starnazzare blu
delle anatre», p. 38, «macinano le ore / la tua pena / di sopravvissuta », p. 79, «reticolati
di onde incanestrano / la terra», p. 80, «e punge / la tela del nulla / fino a slabbrare la
vagina / del varco», p. 114, con immagine più forte nell´ultimo lacerto, ma la sequenza
nell´insieme riassume temi e sentimenti/risentimenti). Un libro scandito con eleganza
discreta e con passione, dove le Radici rotolate a me sembrano (sembrano anche) ´srotolate´,
dipanate in un filo che tiene: tra passato e presente, tra un passato necessaria
premessa e un presente che di quel passato non è meccanica prosecuzione.

Trieste, 3 ottobre 2013


Germana Duca Ruggeri
In RADICI ROTOLATE ho trovato consonanze generazionali, antropologiche e persino zodiacali 
che mi hanno trasmesso belle emozioni: l´intarsio della lingua furlana con l´italiano, 
l´eredità contadina, l´annuncio paterno della prima viola ... La radice femminile,
delicatamente scoperta da Maria Grazia, è come ricevesse linfa da un giacimento patrilineare 
che tutto nutre e memorizza. Esso sembra espandersi fino a "Il principe delle mandorle", 
dove il Forum Julii e la humilis Italia di Locorotondo, saldandosi, danno ancora più intima
significazione al titolo della raccolta.

 

Maria Lenti (www.marialenti.it)
(…) Mi ha colpito la narrattività risolta in versi limpidi, nei quali sono catturate
l´essenza di esperienze (anche relazionali) e la luce di luoghi o persone in essi. 
Mi congratulo anche per la grafica (…)